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il tormento, ed esco di questa vita per volontá di tuo padre, a cui fui sempre fedele, il quale ho sempre riverito e sinceramente amato. Né mi dorrebbe il morire, se io ti potessi con brevi parole raccomandartegli. Non mi sarebbe dolore d’uscire di questa vita, se io una sola volta me gli potessi dimostrare, se questa gli pare la sua donna ch’egli amava, ch’alia sembianza assomiglia una fiera, un mostro. Va’, figliuol mio, piglia una seggiola, di quelle piú picciole, e portala qui, ch’almeno, salendovi sopra, io ti possa baciare. Perché sará quanta consolazione avrá avuto questa anima tanti mesi sono. — Iddio, giusto riguardatore di tutte le cose e ch’alia fine non manca d’aiuto a chi fedelmente di core lo domanda, spirò il suo picciolo figliuolo; che, come un vento, corse alla corte ducale, facendo intendere l’essere della madre in quella guisa che farebbe uno uomo di etá matura...
Raverta. Io non ne so il fine, ma incomincio a rallegrarmi alquanto.
Baffa. ... La corte della giustizia andò alla casa: e prima, preso il marito e la femina, che di mezzo giorno sopra un letto per il caldo gravemente dormivano, e slegata lei, la tirarono di sopra, dove e parenti ed altra gente con gran fatica l’aiutarono. Furono dati i tormenti agli scelerati corpi; e, confessate l’infinitá delle tristizie, la iniqua fu appiccata per la gola col bastone legato ai piedi e la pietra che tanto tempo avea tormentato la bella giovane; ed il marito, contro voglia della moglie, che pur voleva se gli perdonasse, decapitato.
Raverta. Lodato Iddio, ché pur venne la loro.
Baffa. Ella, non volendo piú marito, si ridusse in un monastero di oneste suore, dove un tempo stette male, ma l’aiuto di Dio la ridusse a bene. Vive ancora santamente, dolendosi della sorte del marito e della sua disgrazia, tenendosi il suo figliuolo con gran contento.
Raverta. Vive anco?
Baffa. Signor si.
Raverta. Veramente, benché questa istoria sia stata lunghetta, nondimeno è cosí piena di parole dolci e compassionevoli, ch’io, per me, avrei voluto ch’ella fosse durata tutto oggi.