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i - il raverta 65


Domenichi. Dicovi di no, perché nessuno può servire a due signori. O ch’è intento ed ha posto ogni suo desiderio ne’ denari, o no: se ha il desio e lo amore nell’avarizia, quella è lo suo amato, né può d’altri innamorarsi. Perché Amore fa l’uomo liberalissimo, e sono effetti contrari che non ponno stare in un luogo istesso. Conciosiaché Amore sia capitai nemico dell’avarizia, e lo amante non risparmia lo spender e ’l gittar via, perché Amore incita gli amanti a cose generose, a cose lodevoli, a costumi buoni, ma non mai alcuno a cumular dinari.

Baffa. Dunque, per quel che mi dite, tutti gli amanti gitterebbono il suo?

Domenichi. Questo giá non dico io. Dicovi bene ch’uno amante non cura d’accumular dinari, perché, se l’intento suo fosse a questo, non sarebbe amante, ma aperto avaro ed espresso, e non potrebbe amare. Né può l’umana natura due arti essercitare né due studi. E volgarmente si dice che «due cose non ponno tollerare compagnia: Amore e Signoria». Onde gli avari son privi di questo bene ed anco dello amor celeste, perché meno ancora amano la somma essenza, né conoscono altro iddio né altra potenza che la loro arca piena di mondani tesori. E se uno avaro potesse amare, Amore, che si dice essere ed è cosí perfetta e santa cosa, non sarebbe buono, se potesse essere congiunto con l’avarizia, vizio tanto mortale e cattivo.

Baffa. Concludete, infine, che non possa amare?

Domenichi. Si veramente che concludo, perché ama l’avarizia. Potrá ben lasciar quella e, se s’innamorerá, non sará piú avaro; ma per forza, come d’asse si trae chiodo con chiodo, Amore lo fará liberale, magnifico, splendido e generoso, di maniera che ogniuno, conoscendolo mutato, ne prenderá maraviglia. E queste sono delle potenze d’Amore. Di qui si può considerare ancora essere impossibile celare amore, perché l’uomo sempre si fa differente da quel ch’era prima.

Baffa. Può dunque amare.

Domenichi. Può, ma non giá mentre ch’è avaro; e, se s’innamorerá, avrá lasciato l’avarizia. Perché, oltre ch’Amore e l’avarizia sono contrari, non si può avere il cor fisso in due luoghi.