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62 trattati d'amore del cinquecento


soggetti siamo, ne ci guida. Amore ne incita a cangiare stile e ne muove da tutti i nostri atti primieri. E, se saremo in compagnia d’altrui, ragionandosi d’una cosa, entreremo in un’altra. Alle volte le nostre parole s’arrestano nel mezzo; e ciò procede che l’amato obietto sempre dinanzi agli occhi invisibile e nel cuore ne dimora, talché, dormendo, vegghiando e in tutte le nostre operazioni, commove tutti gli spiriti. Ma come sará possibile che, se avremo comoditá di vedere la cosa amata, che non impallidiamo ed arrossiamo, e che, malgrado nostro, non sospiriamo e restiamo attoniti ed insensati?

Baffa. E perché non si può restare? Quando altro non si potesse, non sa ramante, se l’amata è nella cittá, starsene in villa? Se abita in un luogo, non vi passare? Se ha per usanza andare accompagnato, starsene solo; e cosí passarsela con quel miglior modo che sia possibile? Benché malagevole sia, credo però che si possa fare.

Raverta. Questo non sarebbe amare e dissimulare, perché chi vuole contendere col nemico ed a lui mostrarsi eguale, non ha per costume volgergli le spalle, ma, di sè rendendogli buon testimonio, cerca di vincerlo. E questo è quel ch’ora trattiamo. Ma neanco ciò che dite si può fare, perché, come parmi avervi giá detto, acqua lontana mai non spense foco vicino, ed Amore, malgrado di noi, ci guida a vedere l’amata vista. Né si può star lontano, perché c’impiaga cosí da lunge come d’appresso, e ci fa cangiare abito tutto diverso dal primo. Onde, s’eravamo usati andar soli, siamo constretti di trovar compagnia; se accompagnati, la lasciamo, acciò ne sia dato agio di sfogare gli ardenti sospiri Ma chi potrá mai celare amore ed amando fingere di non amare? Se per caso, giunto al cospetto della sua amata, vegga quella fisar gli occhi in lui, quale amante è che non impallidisca ed arrossisca e non rimanga trafitto ed insensato; e, se gli parla, sappia a proposito risponderle? Nessuno veramente. Sí che, signora Francesca, non è diffícile solamente, ma impossibile, amando, voler dissimulare; perché, tutto che si sforzi talora di mostrare il contrario, il volto e ’l colore bene spesso scuopre ciò che l’anima desia, né si può anco celare;