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54 | trattati d'amore del cinquecento |
con uomini malvagi, vi converrá farvi altr’uom da quel che sète. Considerate la perdita certissima e ’l guadagno dubbio. Statevi a Piacenza, dove io odo dire che meritamente sète intrattenuto, accarezzato e ben visto, come si conviene a un raro e virtuoso spirito. Che, per Dio, mille volte ho avuto da invidiarvi sí felice e lieta conversazione. Che piú alti soggetti volete per inalzare l’ingegno e stil vostro, che celebrare le infinite virtú della signora Isabella Sforza, donna religiosa e divina? della signora Ippolita Borromea, albergo di bellezza e d’onestá? della signora Camilla Valente, donna non meno dotta che onesta e bellissima? e di tante altre onorate gentildonne? Che piú volete, che godere la grata amorevolezza e nobil generositá dei molti illustri signori conte Giulio e conte Agostino Landi? la reale splendidezza del vostro e mio affezzionatissimo signor conte Girolamo Angosciuola? la nobilissima pratica del magnanimo signor conte Teodosio Angosciuola? Come potreste allontanarvi mai dalla dolce e virtuosa compagnia del magnifico cavalier signor Luigi Cassola? Della casa del quale fanno i poeti, come d’una chiesa i falliti...»
Raverta. Perché vi sète restato?
Domenichi. lo voglio trapassare una gran bugia, nella quale, per l’afTezzione che mi porta, egli è incorso.
Raverta. Qual è?
Domenichi. Non vo’ che la veggiate.
Raverta. So ben che ragiona di voi; e dunque dice il falso?
Domenichi. Certo che s’inganna.
Raverta. Può ben essere che dica poco, lodandovi parcamente; ma dice egli però il vero.
Domenichi. Anch’io passerò per buono in compagnia e sotto l’ombra di persone ottime, benché io sia dinaro di bassa lega. — «Vi potrete dunque partire dal virtuoso ed onesto consorzio del signor Lodovico Domenichi, del signor Ottavio Landi, del signor Antonmaria Braccioforte, di messer Bartolomeo Gottifredi, di messer Girolamo Mentovato, giovane singolarissimo e degno di quelle lode che la eloquente e sincera lingua del signor Domenichi gli dá cosí spesso; di messer Gian Battista