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50 | trattati d'amore del cinquecento |
i nostri errori, un’altra volta gli schiveremo ed apprenderemo le cose utili, lasciando le dannose; di maniera che, se bene si scrivessero e publicassero questi discorsi, avremo da ringraziar loro che s’abbiano degnato leggerli e dirne il loro parere. Se anco saranno ignoranti, poca stima si dee fare del loro dire, né s’hanno da curare i loro abbaiamenti, perché con altro modo non sanno palesare la loro ignoranzia se non con tassare questo e quello.
Domenichi. Voi dite il vero, ma si vorrebbe potere conoscergli l’un dall’altro.
Baffa. Che volete meglior conoscimento? Perché i goffi, se dicon male, se ne stanno al buio per non essere conosciuti né veduti. Ma, se comparissero alle frontiere, vi so dire che ragionarebbono meno. E ben so che il Betussi ha in animo di fare immortali alcuni di questi invidiosi ed ignoranti, che per mostrarsi da qualche cosa, essendo da niente, hanno avuto ardire di mordere alcune sue composizioni, fatte da lui per giuoco e per compiacere agli amici. Ma ciò gli è intravenuto per il poco giudicio c’hanno avuto. Il male è che non possono essere stati uomini di qualitá; ché per un zero ch’egli stimava i suoi componimenti, gli arebbono fatto credere che fossero di gran momento, trovando chi ne dicesse male. Ma con tutto ciò faccino essi tanto che sia di suo, e poi favellino, ché, benché abbiano dell’opere alla stampa, le hanno rubate dai loro padroni. Intendami chi può, ché m’intendo io. Almeno io, se dico di loro, ogniun m’ode, ché punto non me n’ascondo.
Domenichi. Lasciategli tanto dire che si secchino, perché talora danno reputazione alle cose che i propri autori non stimano.
Baffa. Quetatevi pure, ch’egli in una sua lettera, la quale scrive al gentilissimo Doni, mostra di lodare uno di questi tali, onde ha grandissimo sospetto; nondimeno tanto coperto gli dice parte dell’esser suo, che meglio sarebbe che non l’avesse nominato, benché rari di ciò s’avederebbono, con sì bel modo lo fa conoscere.
Domenichi. Faccino tanto essi e poi favellino.
Baffa. A che pensate voi? Volete ora incominciare o, per meglio dire, continuare il nostro ragionamento?