Pagina:Trattati d'amore del Cinquecento, 1912 – BEIC 1945064.djvu/359

AVVERTENZA GENERALE

L’argomento filosofico-morale, che destò piú acuto interesse nella culta societá letteraria e cortigianesca del Cinquecento, è, senza dubbio, quello che dal problema intorno all’amore deriva; si nel rispetto metafisico delle sue cause e de’ suoi effetti, come nel rispetto pratico dell’arte onde conoscerlo ed applicarlo. Quindi il rivolo ficiniano ebbe ben presto ad impinguarsi delle acque derivate, oltre che dalla platonica fonte, da ogni altra tradizione filosofica; ed inoltre le severe speculazioni circa l’idealitá trascendente d’Amore furono aggraziate ed ingentilite da leggiadre e sottili questioni cortigianesche. Cosi pure l’arte d’amore ebbe sottili, spiritosi, allegri esplicatori, spesso animati dal soffio vivo dell’arte, piú spesso dall’acre voluttá di rappresentare il peccato e la perversione.

Infinite sono le opere grandi e piccole, che intorno alla scienza e all’arte d’amore si scrissero, in quel tempo, in Italia. Le piú importanti di esse, per altro, sia dal lato artistico sia da quello filosofico, verranno, in questa collezione, edite o separatamente o nel corpo delle opere complete dei singoli autori, come è appunto il caso dei vari trattati dell’Equicola, del Bembo, di Leone ebreo, del Piccolomini, dello Speroni, del Doni, del Franco, del Firenzuola. del Varchi, del Patrizi, di Gerolamo Bargagli, di Torquato Tasso, ecc. Rimaneva la folla scomposta dei minori e dei minimi, tra la quale frugare, scernere, estrarre il migliore e il piú notevole. I preferiti in questa scelta furono quegli scritti:

a) Che dessero un qualche contributo alla conoscenza di quella concezione artistica neoplatonica-ficiniana dell’amore, che forma il sostrato di tutta la culta letteratura lirica e pedagogica del Cinquecento. Questi trattatelli certamente non hanno valore filosofico; sono semplici variazioni e piccoli artifizi concettistici per presentare le solite dottrine, girandole e rigirandole, sotto una forma che sembri piú originale o piú nuova. Ma appunto questo sforzo di affermare e di cercar d’.imporre un fine idealistico all’amore, questo conato per convincere prima se stessi della serietá