Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
Perché, oltre all’ingiuria che a me fate, torto riceve da voi la signora Leonora Cibo de’ Vitelli, la quale, ne’ vostri scritti essendo celebrata di tutte quelle degne condizioni che a nobile, a casta, a bella ed a magnanima donna convengono, non è indegna, anzi è degnissima di essere ricordata da voi, per essere ornamento del sesso donnesco ed essempio di perfetta bellezza.
Capello. Io voleva veramente con lei sugellare la elezzione delle altre; ma cieco afatto, non che di debil lume, sarei stato tenuto, se di voi ragionato non avessi, perché:
In tutto è orbo chi non vede il sole.
Ma, poiché veggio che a voi spiace per modestia che a me piaccia ragionar di voi, essendo entrato col mezo della vostra dimostrazione delle vere bellezze a dire che il vero amore è lecito, dirò anco che non può essere alcuno vero conoscitore di quelle, il quale non le ama; e, di piú, che per la cognizione di queste bellezze alle celesti si arriva, provando in effetto vana e falsa quella openione la quale vuole che in molti luoghi non si possa sparger l’amore. Ma questo amore ha tal forza ed è misto di riverenzia tale, che col cuore si può essere ricetto di tutte quelle che cosí perfette si conoscono, e col poter suo opera che l’amante, per divenir degno abitacolo di queste sparse bellezze, cerca abbellir il meglio che può quelle parti che in lui non conosce conformi alle amate bellezze. Cosi nell’amato l’amante viene a trasformarsi, e cosí io trovo le vere bellezze, poste negli animi umani, esser cagione d’infiniti beni.
Bassanese. So che vi séte infiammato per un poco d’intorno alla dimostrazione ed alla dilezzione di questa bellezza. 11 che non può se non aver recato sodisfazione a tutti; ma io particolarmente vi sono tenuto, per avermi voi commendato dell’elezzione fatta delle rare e magnanime donne che ricordato avete. Onde, trovandomi avere cosí saggio uomo, come voi séte, conforme, se piú crescer potesse cosa giunta a perfezzione, piú mi accenderei nell’amor loro.
Capello. Non per ciò voi mi dovete avere obligo, perché, se qui solo fosse fermata la cognizione vostra, in troppo angusti