Pagina:Trattati d'amore del Cinquecento, 1912 – BEIC 1945064.djvu/237

quando è buono, cosí, quando è cattivo, non si può trovare il piú scelerato, maligno e dannoso. E. se volete un essempio piú materiale, sappiate che, come si dice volgarmente, lo aceto forte si fa del vin dolce.

Tuli.ia. Piacemi; ma seguite il vostro sillogismo.

Varchi. Il mio sillogismo è bello e fatto. Perché, se si amano i piú belli, è perché l’uomo gli giudica non solamente megliori, ma di maggiore ingegno; e cosí nel vero doverebbe essere, se non fossero le ragioni che vi ho dette. Né pensate che io dica se non quello che io giudico e tengo per fermo che sia la propria veritá; perché, se facessi altramente, direbbono vero quelli che dicono che io non sono filosofo.

Tullia. Sta bene. Dunque, per quella vostra regola de’ contrari, tutti i brutti saranno cattivi.

Varchi. Signora no.

Tullia. Come no? «Bello» e «brutto» non sono contrari?

Varchi. Sono e non sono.

Tullia. Questa mi pare una contradizzione espressa; ma non voglio entrare piú in lá, non sapendo loica. Dichiarate voi come si può salvare.

Varchi. È agevolissimo. I contrari sono di piú maniere; e quella regola non s’intende ne’ contrari positivi, ma privativi.

Tullia. Non v’intendo.

Varchi. «Contrari positivi» si chiamano quelli che significano due nature contrarie, come sarebbe il bianco ed il nero, il dolce ed il forte, il duro ed il molle ed altri simiglianti. Ed in questi non è vera la regola; percioché non ogni cosa che non è bianca è nera, né ciò che non è dolce è forte, e cosí di tutti gli altri. «Contrari privativi» sono quelli che non significano due nature diverse, ma uno significa una qualche natura e l’altro la privazione di quella natura, come sarebbe a dire: «vivo e morto», «alluminato e cieco», «giorno e notte» ed altri simiglianti. Ed in questi vale sempre quella regola; perché chi non è vivo necessariamente è morto, e cosí chi non vede è cieco di necessitá, e, quando non è di, bisogna che sia notte.

Tullia. Intendo. Ma quale è la cagione di questa diversitá?