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Conchiuse poi che cotal secretezza appresso le donne gli diede buon nome, col mezzo del quale ottenne ciò che egli desiderava da qualunque donna che bella e onesta fusse. E in Bologna intesi che un giovane, essendo innamorato d’una gran donna, la cui bellezza è meravigliosa, operò tanto coi preghi e con la servitú, che egli meritò la grazia di lei; i cui fratelli, accorti del fatto, sdegnati, piú volte stettero in posta per ammazzarlo. Avenne che egli, che era prudente, non si fidando d’alcuno, non ebbe cura a un suo cane, che fu la cagione della sua rovina. Perché, di nottetempo entrato da lei, e il suo cane rimaso di fuori aspettando, per aventura i fratelli passavan di quindi. Laonde, veduto l’animale, giudicaron (come color che lo conoscevano) che il suo padrone fusse entro. Perché, tutti armati attesolo grandissima pezza, nell’uscire egli dell’uscio, l’assaltarono crudelmente, occidendolo. E questo avenne per non aver quella cura che in queste cose si ricerca di avere. Adunque colui, che vuol lungamente esser contento, non riponga i pensieri del suo core fuori del suo medesimo petto.

Silio. Cosi cred’io, come che questo sia contra la comune opinione.

Panfilo. Debbiamo parimente avertire a non esser contrari alla donna coi nostri costumi. Voglio adunque che tu le sia riverente, benigno, piacevole, liberale, modesto e leale. Riverente: rendendole quel debito onore che le si conviene. Benigno: adoprandoti nel praticar la umiltá. Piacevole: non le dando occasione di alterarla o di turbarla ne’ fatti e nelle parole. Liberale: quello adoperando per lei, che il tuo giudicio vedrá che si convenga. Modesto: non la richiedendo di quello che a lei fusse e alla sua onestá disconveniente. Leale: dicendole sempre il vero, quando che egli però non ritorna in tuo pregiudizio; perché, in cotal caso, è lecito fingere e giurare, né per questo deitá alcuna è offesa, perché all’amante non si disdice per conservarsi nella grazia di colei che gli dá il nutrimento alla vita. Si aggiugne a questo che il parlar molto non conviene all’amante, né le troppe risa, le superflue allegrezze e i troppi contenti; ma, osservando la via di mezzo, sará piú tosto di poche parole, di mezzana