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i - il raverta 9


Domenichi. Quell’altra diffinizione che vi si dá: che «Amore sia un circolo buono, dal buono nel buono perpetuamente rivolto», non vi piace ella?

Raverta. Piacemi, e tutte l’altre insieme; ma questa non è diffinizione, e piú tosto si dirá «descrizzione». E di questa tale descrizzione, parlando della beatitudine, se avremo agio di accennarne, alquanto ne ragioneremo.

Baffa. Poi che l’abbiamo diffinito o, per meglio dire, lo avete; seguite, di grazia, dimostrandomi le sue spezie e facendone le sue divisioni.

Raverta. Ben dissi io che la cosa non si fermarebbe qui; onde, a sodisfare alle vostre accorte dimande, converrá ch’io mi faccia piú che io; ma, poich’io ho incominciato, son disposto farmi riputar piú tosto ignorante che discortese verso voi, che meritate che non vi si nieghi cosa la quale a voi piaccia, conciosiaché non vi possono piacere cose se non utili, oneste e buone. Ora avete ciò che sia Amore; onde s’intende ch’egli è cosí delle cose che si posseggono come di quelle che non si hanno. E però lo divideremo dal piú al meno: cioè dalle cose superiori verso l’inferiori, e poi dalle inferiori alle superiori; e, cosí distinguendolo, troverem tutte le sorti d’Amore. Prima vi è quello dalle cose superiori verso l’inferiori, che contiene partecipazione: cioè quello di Dio verso noi, il quale s’infonde alle cose animate ed inanimate; lasciaremo le inanimate da parte. L’amor di Dio verso le animate si estende verso i razionali e gli irrazionali: razionali, cioè verso gli angeli, gli uomini e le donne; verso gli irrazionali, come sono gli animali brutti, del quale non diremo se non ne fará mistiero. Di quello verso i razionali, parlando del nostro verso Iddio, ne toccheremo qualche cosa. Queste sono le divisioni dello amore dalle cose superiori alle inferiori. Ècci l’altro amore, il quale è dalle cose inferiori verso le superiori, che contiene in sè affetto volontario di essere fatto partecipe: ed è il nostro. Il quale medesimamente si estende verso le cose animate ed inanimate, intendendosi de’ razionali ed irrazionali. Le razionali, corruttibili ed incorruttibili: incorruttibili, cioè Dio, angeli e tutte le altre