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E mi dubito che piú tosto non ricercate ciò, non perché dubbio alcuno abbiate, ma per tentarmi. Conciosiaché ciò che viene da Dio ed è in Dio non può essere se non perfetto e buono. Se in Dio è Amore, perché vogliamo dire che non sia buono? Perché non lodarlo, ché ne faccia partecipi di quel eh’è in lui? E se non fosse Amore, giá non saremmo partecipati della sua bellezza né conosceressimo chi ne ha creati; e, mediante quello, che in noi come principal grazia e dono d’iddio s’infonde, la riverenza che portiamo a’ padri e ch’eglino portano ai figliuoli, per tenerezza e per essere loro fattura, solamente si conosce. Non sarebbe santo il matrimonio, s’Amor non congiungesse Poneste voglie insieme. E, se non fosse Amore, in qual guisa gli animi e le menti nostre potrebbono contemplare e cercare d’essere fatti partecipi di quella perfetta deitá e vera bellezza, che negli amanti manca? Non è da dubitare Amore non solamente esser buona, ma necessaria cosa. E chi piú (per non estendermi molto, parlando del mondano e naturale amore), chi piú inalza le nostre basse menti Ch’Amore? Chi è cagione d’unire due anime insieme se non Amore? Egli è potente, egli è buono, e di piú meritamente si chiama «santo». E, se l’amicizia è buona e necessaria, medesimamente, essendo Amore fonte e mantenimento di quella, egli ha ad essere ottimo e piú che necessario.

Baffa. Poich’avete fatto alquanto di pausa, per darvi piú da rispondere: chi contrapesasse P inimicizie, i mali, gli affanni, e, per lo piú, le violenti morti che ne risultano (lasciando da canto Pamor di Dio verso noi, e cosí il nostro verso le cose celesti), non so quali fossero maggiori: o i benefici che da lui si conseguono, o i danni di ch’egli è cagione, ché piú spesse sono le perdite che i guadagni e piú continuo il danno che l’utile.

Raverta. Si, chi risguardasse all’amor ferino; ma non s’intende di quello, il quale piú tosto si chiama «luror bestiale» che «amor perfetto».

Baffa. Non so che dirmi di queste perfezzioni, perché io reputo Amore cosa amarissima, e qualunque ama può dire che mille volte il di si muoia. Credo anco ch’a gran torto vi sia