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6 | trattati d'amore del cinquecento |
Domenichi. Se pure io son buono, senza cerimonie, spendetemi per quello ch’io vaglio. Ma lodato Iddio, ch’io sarò giunto a tempo per participar di sì grato ragionamento.
Raverta. La signora Francesca, per non perdere molto tempo in rivolgere i libri, ora voleva ch’io le diffinissi in generale ciò che sia Amore, secondo il parer mio. Non è così?
Baffa. Così è veramente. Ma so che non mi negarete anco alcuna cosa appresso, perché sarà necessario passare più innanzi.
Raverta. Ben m’aveggio che la cosa non si fermerà qui; pure vedrem che sarà. Ora io vi dirò: Amore, come diceste dianzi, diversamente da molti è stato diffinito, né per anco vi è stata alcuna diffinizione in generale, la quale a pieno abbia potuto a giudiciosi orecchi sodisfare. Né meno mi persuado io saperlavi mostrare, perché mi conosco non poco inferiore a tanti che così bene e dottamente ne hanno scritto. Nondimeno vedrò di avicinarmi più alla sua propria che sarà per me possibile. E perché ricercate, e bisogna che questa nostra diffinizione serva a tutte le spezie d’Amore, le quali per ora divideremo in due parti (cioè nelle cose superiori verso le inferiori, quale è l’amore di Dio verso noi; e nelle cose inferiori verso le superiori, quale è il nostro verso Iddio); non mi accosterò in tutto, né mi dilungherò da quelle che da’ più saggi gli sono assignate. Alcuni vogliono che Amore in generale sia desiderio: se questo affermaremo, non vi si contenerà lo amore che noi portiamo alle cose che possediamo, percioché desiderio è solamente delle cose che non si posseggono. Onde, se l’amore fosse sempre desiderio, restarebbe che fosse amore, prima che si avesse la cosa desiderata; e, avendola, se amore fosse desiderio, non sarebbe più amore. E però meglio parmi che, in luogo di questo «desiderio», v’abbiamo da porre «affetto volontario».
Domenichi. Con licenza, signora. Che differenza fate da « desiderio » a « volontario affetto »? Conciosiaché ogni nostro desiderio nasce dalla volontà ed ogni desiderio è affetto; di maniera che a me pare che siano una cosa istessa.
Raverta. Or ora dirovelo; per questo: perché, volendo definire Amore in generale (essendo quello così delle cose che si