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e piú quelle dell’animo, non siano doni d’iddio (per li quali molto si dee ringraziare), e di non poca forza a tirare gli animi altrui a farsi amare. Nondimeno grazia, piú che virtú, fa l’uomo beato; e però non so se sapete di quella isoletta in Francia, dove tutti i re sono tenuti a pigliar la corona.
Baffa. Non lo so altrimenti.
Domenichi. Ve lo dirò io, e poi vi diffinirò, insieme con questo ragionamento, la vostra domanda.
Baffa. A che serve questo?
Domenichi. State ad udire. Al nostro proposito: ché cosí anch’io di questa medesima domanda, giá son cinque anni, ne fui benissimo risoluto in Bologna dall’eccellentissimo dottore di leggi messer Iacopo Maria Sala, ed ora dignissimo auditore del reverendissimo ed illustrissimo Cardinal Farnese.
Baffa. Dubito che, con qualche novella, d’un parlare non vogliate entrare in altro, per farmi scordare la mia proposta.
Domenichi. Anzi non voglio. Egli mi disse, come si legge, ch’ai tempo di re Carlo magno fu in Francia una giovane di bassa condizione né di molte bellezze ornata, della quale il re si fieramente s’accese, che tutto l’intento suo era posto in amare e piacere a costei, di maniera che non solamente ogni altro amore aveva messo da canto, ma del regno ancora e dell’imperio poco curava. Pativa che gli infedeli il danneggiassero, lasciava che i sudditi senza ordine e senza freno alcuno vivessero, consentiva che i torti dominassero alle ragioni, e, accioché tutto in una parola io vi dica, per questo amor suo, d’ogni pensiero onorato vivea lontano. Onde il popolo, i circonvicini, i baroni e tutta Francia in tal guisa s’affliggeva, ch’ogniuno, per ultimo rimedio, la morte bramava dell’amata giovane, pensando che questa via sola fosse rimasa a poterlo sciogliere da si dannoso laccio. Avenne ch’ella, assalita da subita infermitá, se ne mori ; perché ogniuno di si fiero accidente faceva maravigliosa festa, credendo certamente che cosí caldo amore dovesse aver fine. Ma tutto il contrario era ordinato, imperoché punto non intiepidi l’amoroso foco, ond’egli ardeva mentre ella visse, per la sua morte. Anzi, lá dove gli altri s’allegravano, egli