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I - IL RAVERTA

III

abbia da indugiare. Ma, per non dilungarmi molto dall’opinion comune, giudico che dai venti in circa possa e debba elevar la mente agli amorosi pensieri e cercare d’eleggersi l’amante.

Baffa. Perché non aspettare ai venticinque, si come volete che, per lo meno, indugi l’uomo, o piú tosto che di venti?

Domenichi. Perché, stando fino a venticinque, e piú tosto declinando la donna che l’uomo, non verrebbe il suo debito tempo a partecipare l’equalitá de’ frutti e doni d’Amore. Se anco di minore etá, le tenere midolle non potrebbono pazientemente sopportare le impetuose fiamme d’amore, non potrebbe star saldo né contrastare a quei piú sfrenati desidèri. Benché mi pare oggidí che prima eh’e’ giunga ai quindeci, ai tredici, per lo piú vogliano provare che cosa sia amore. Ma ciò è sfrenata libidine, né si può chiamare spezie d’amore, non che vero amore.

Baffa. Di ciò ne sia detto assai; ché ’n vero voglio attenermi alla sentenza che, non ha molto, ci diede, ragionandosi pur di questo, il dotto ed onorato, non men vostro che mio, messer Francesco Revesla novarese, che, come molti virtuosi eh’erano qui, ebbero sopra questa materia detto assai. Cosi insieme disse: «La migliore etá che s’abbia da eleggere è quella che piú piace; ed il meglio che sia è che l’uomo pigli la donna al modo suo, e parimenti la donna l’uomo; perché quello che piú ci conferisce è meglio e piú perfetto». Ma resta che, avendomi mostrato tante cose, nondimeno io reputo che non abbiate fatto nulla, se anco non mi date a conoscere: qual sia il vero mezzo per farsi amare. Dimostrandomi se ciò è in nostro potere, o pure grazia data di sopra; se consiste in bellezza, o in virtú, o che ne sia. Ma non mi risolvete questa domanda, come l’altr’ieri fece il Betussi, con quel detto di Salomone, ch’io non ne resterei punto sodisfatta.

Domenichi. Veramente quella è anco la piú bella risoluzione che se gli possa dare, perché chi ama viene amato.

Baffa. No no, non la voglio a questo modo, perché il proverbio «Ama chi t’ama» è fatto antico.

Domenichi. Poiché cosí non vi piace, ve la dichiarerò altrimenti. Certo non si può negare che le bellezze del corpo,