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633-648 ELETTRA 39

corifea
Furïar la vedo io; ma se il buon dritto
s’accoppi al furor suo, non vede bene.
clitemnestra
Qual cura avere di costei, che, giovine
com’ella è ancora, tali oltraggi scaglia
contro sua madre? E non ti par che, senza
vergogna, ad ogni audacia ella trascorra?
elettra
Sappilo bene, anche se a te non sembra,
mi vergogno di ciò: quello ch’io faccio,
è, lo so bene, impronto e disdicevole.
Ma l’opre tue, la tua malevolenza,
a mal mio grado, a favellar m’astringono:
di turpi atti maestra è turpitudine.
clitemnestra
O svergognata, o mostro, io coi miei detti,
con gli atti miei, parlar troppo ti faccio.
elettra
Tu lo dici, non io: tu gli atti compi:
gli atti compiuti le parole ispirano.