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26 SOFOCLE 395-408

crisotemide
Io tutto ti dirò quello che so.
Ove tu non desista dai tuoi gemiti,
ti manderanno ove piú mai del sole
non vegga il raggio; e, via da questa terra,
entro una buia sotterranea stanza,
canterai le tue pene. Adesso pensaci:
ché fra le doglie, poi, tardi non debba
me rampognare. Tempo è di far senno.
elettra
Questa mia sorte, proprio, hanno decisa?
crisotemide
Certo: come alla reggia Egisto giunga.
elettra
Deh, presto, almeno per tal fine, giunga!
crisotemide
Che mai contro te stessa imprechi, o misera?
elettra
Ch’egli qui giunga, se ciò fare medita.
crisotemide
Come vaneggia il pensier tuo? Che speri?