Pagina:Tragedie di Sofocle (Romagnoli) III.djvu/228


APOLLO
Numi, Fortuna, Dèmone che l’opere
guidi, fa’ tu ch’io termini l’impresa
per cui s’affretta questa corsa: fa’
ch’io rintracci il bottin, la preda, il furto,
le giovenche onde Apollo orbo rimase.
Si volge agli spettatori
E se alcuno di voi, veduto, udito
ha qualche indizio, se lo dice a me
gli vorrò tanto bene: e del dio Febo
sarà poi sommamente benemerito.
SATIRI
hanno una strofetta di cui rimangono solamente sillabe.
SILENO
agli spettatori.
Avete visto, o non avete visto?
ai Satirelli.
Bisognerà che si lavori noi.
Su, le nari alla caccia apra ciascuno,
se qualche odore mai giunga per l’aura;