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la donna che siede sul lettuccio a destra, tenendo in mano anch’essa una maschera, di donna giovane e bella, con chiome prolisse. Ancora a destra, un altro attore indossa, sopra ricche vesti, il famoso vello di leone, e tiene appoggiata sulla spalla destra la clava. Con la sinistra regge anch’egli la maschera. Questi tre, un re dunque, una regina, ed Ercole, sono i tre personaggi eroici del dramma satiresco, che io credo Fig. 9. - Satiri che rubano le armi dal rogo di Ercole.fosse una Alcesti1. Nel vestito, e parrebbe, nel contegno, nulla distingue i nostri eroi da quelli della tragedia.

Ercole è rivolto, forse parla con un attore vestito da Sileno. Questo indossa un vestito attilato e interamente villoso, che lo fa somigliare ad uno scimmiotto. Sulla sua spalla sinistra è negligentemente gittata una pelle di pantera, la rituale nèbride. Con la sinistra leva all’altezza dei suoi occhi, e pare la fissi, una maschera da vecchione, inghirlandata di foglie. È proprio il Papposileno, il vecchio padre, il nonno dei satiri.

Intorno a questo gruppo centrale troviamo undici satirelli,

    identifica con Afrodite: e con lui si accorda il Reinach. Ma, e la maschera?

  1. Un vaso fliacesco pubblicato dal Rizzo mostra come la parodia non si peritasse dinanzi alla nobile figura della eroina tessala.