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le redini, e un altro soffia con piglio eroico nella gran tromba di guerra.

Ed anche i monumenti figurati oramai ci abbandonano. Tra le infinite repliche di scene satiresche possiamo quasi certamente ritenere ispirate ad azioni sceniche quelle in cui satiri sbigottiscono dinanzi alla testa di Medusa presentata da Perseo (Fig. 8); o retrocedono sgomenti dinanzi a Diòniso e Cora emergenti improvvisi dal suolo; o approfittano del momento in Fig. 7. - I Satiri contro i Giganti.cui Ercole dal rogo fatale ascende nel cocchio dell’apoteosi olimpica per rubargli le armi (Fig. 9). E ricordiamo infine il bel vaso in cui appare, entro cornice satiresca, l’episodio celeberrimo di Ulisse e Polifemo. Meno sicuri sono i rapporti col dramma satiresco della rappresentazione in cui un satiro ballonzola dinanzi al carro tirato da quattro centauri, che conduce Ercole all’Olimpo, e dell’altra, bellissima, in cui l’eroe, accompagnato da Satiri e da Menadi, s’è sdraiato sotto la finestra d’una bella, e una vecchia s’affaccia e gli rovescia addosso una brocca d’acqua1.

  1. Vedi, in questa collezione, Aristofane, vol. 1, pag. LXXXIX.