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Dalla reggia esce, tutta sconvolta, Deianira.


DEIANIRA
Deh, come temo, amiche mie, che troppo
in tutto ciò che feci, io sia trascorsa!
CORIFEA
Deianira, d’Enèo figlia, che c’è?
DEIANIRA
Non so: temo che presto appaia un male
grande, ch’io feci, a bella speme illusa.
CORIFEA
Forse pei doni che inviasti ad Ercole?
DEIANIRA
Certo; e ardir non avrei piú, ch’esortare
potessi alcuno ad opera men chiara.