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346-358 LE TRACHINIE 135

DEIANIRA
Di re, fors’anche? Aveva Éurito figli?
LICA
Non so: ch’io là non feci lunghe indagini.
DEIANIRA
Né da compagna alcuna il nome udisti?
LICA
Punto: in silenzio l’opra mia compiei.
DEIANIRA
a Iole.
Dillo tu stessa, almen, misera: è proprio
una gran pena, non saper chi sei.
LICA
Se motto esprimerà, cosa ben nuova
farà: ché non parlò finora mai,
molto né poco, ma gravata sempre
dal peso della sua sventura, lagrime
versa, da quando, misera, la patria
ventosa abbandonò. Certo, la sorte
fu crudele con lei. Tu compatiscila.