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CANZONE A BALLO


CORO
Grida la casa levi di giubilo
dal focolare,
levi alalà,
mentre essa attende lo sposo, unanime
voli dei giovani
la voce al Sire dell’arco Apòlline,
Dio tutelare;
ed il peana levate, o vergini,
per sua sorella, l’Ortigia Artèmide,
che i cervi caccia,
che vibra in ogni mano una fiaccola,
per le compagne sue, Ninfe. Rapida
sobbalzo, e al flauto
io non recalcitro, re del mio spirito.
Vedi, m’esàgita,
evoè, l’ellera, che repentina
me nella bacchica danza trascina.