Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
124 | SOFOCLE | 144-153 |
Epodo
Poiché, né la siderea
notte perenne pei mortali dura,
non dovizia o sciagura;
anzi, ben presto mutano,
e tocca all’uno il giubilo,
l’altro ne resta privo.
Nelle tue spemi, o mia Signora, serbane
il ricordo ancor vivo.
Improvvido il Croníde
chi mai cosí verso i suoi figli vide?