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LAMENTAZIONE

Appare Edipo, acciecato, condotto per la mano da un servo.


coro
Orribile strazio, piú orribile
1300di quanti a vedere io mai n’ebbi!
Oh misero, quale delirio
t’invase? Qual Dèmone ruppe
con l’urto, con l’impeto immane
su te, con l’avversa sciagura?
1305Ahi, ahi, sventurato! Né gli occhi
in te posso figger, sebbene
vorrei molte cose a te chiedere,
e molte ascoltarne e vederne.
Ma troppo ribrezzo in me súsciti!
edipo
1310Ahimè! Ahimè!
Ahi, ahi, sventurato! In qual plaga
della terra io m’aggiro? È la mia
questa voce che svola e si perde?
Oh mio Dèmone! Dove precipiti?