corifeo
Misera! E autor chi fu della sua morte? nunzio
Ella si uccise. Ma di ciò che avvenne
manca il piú crudo: ché la vista manca. 1235Pur, quanto la memoria ancor mi vale,
i tormenti saprai di quella misera.
Come, in preda al furore, essa il vestibolo
ebbe varcato, al letto nuziale
súbito corse, con ambe le mani 1240strappandosi le chiome; e, appena entrata,
serrò l’uscio di dentro, ed invocò
Laio, lo sposo da gran tempo spento,
e la memoria degli antichi amplessi
ond’ei fu morto, e lei lasciò, che al figlio 1245suo generasse un’infelice stirpe:
e al talamo imprecava, ove uno sposo
generò da una sposa, e figli, oh misera!,
da un figlio. — Ignoro come poi fu spenta:
ché irruppe urlando Edipo, e per sua causa 1250veder la sorte non potei di quella;
ma volte le pupille ebbi a lui solo,
che s’aggirava per le stanze; errava,
e un ferro ci chiedeva, e dove fosse
la sua sposa non sposa, il campo duplice 1255ove esso e i suoi figliuoli ebbero vita.
Ed al furente un Nume la mostrò,
niun di quanti mortali presso gli erano.
Con un ululo orrendo s’avventò,
come se alcuno lo guidasse, contro