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QUARTO CANTO INTORNO ALL’ARA


Strofe I
1035Anche la bella Dànae
mutò la luce eterea
con un bronzeo carcere,
nascosta fu nei vincoli
di sepolcrale talamo.
1040Ed era, o figlia mia,
o figlia mia, di nobil sangue, e il germine
di Giove custodía,
disceso in grembo a lei come aurea piova.
Ma del Destino è grave
1045la potenza; e non armi e non ricchezza
né torre o negra nave
ch’erra per mare ad evitarla giova.

Antistrofe I
E di Driante l’iracondo figlio53
anch’esso, il re degli Èdoni,
1050in un roccioso carcere
chiudere fe’ Dïòniso
pei suoi rabbiosi oltraggi.