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274 SOFOCLE 458-482

custode
Vidi costei che contro il tuo divieto
il corpo seppellía: non parlo chiaro?
creonte
460E come vista fu? Come sorpresa?
custode
Il fatto andò cosí. Come tornammo
colà, colpiti dalle tue minacce
fiere, spazzata via tutta la polvere
che ricopriva il morto, e messo a nudo
465tutto il viscido corpo, in vetta al poggio
noi ci sedemmo, contro vento, dove
non giungesse il fetore; e, stando all’erta,
con male ingiurie l’un l’altro eccitava,
se mai la guardia trascurasse. E corse
470lungo tempo cosí, finché del sole
giunse il globo fulgente in mezzo al cielo,
e l’aria ardeva. Ed ecco, all’improvviso
una procella sollevò, flagello
sceso dal cielo, un nugolo di polvere,
475invase i campi, della selva stesa
nel piano, tutta deturpò la chioma,
pieno tutto ne fu l’ètere immenso.
Serrando gli occhi, noi sopportavamo
quella furia celeste; e quando poi
480cessata fu, ché lungo tempo corse,
la fanciulla fu vista. E si lagnava
con grida acute di doglioso augello