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268 SOFOCLE 346-365

d’ogni empietà l’ardire apprese agli uomini.
Ma quanti per mercede a ciò s’inducono,
arriva il giorno che la colpa espiano.
Ma se pur vero è ch’io venero Giove,
350sappi ben questo, e giuro io te ne faccio:
se non trovate, e innanzi agli occhi miei
non mostrate chi die' sepolcro al corpo,
non basterà che discendiate all’Orco;
ma, vivi appesi, rivelar dovrete
355prima la colpa; e d'ora in poi, saprete
d'onde il lucro si può trarre, farete
di lí, rapina; e apprenderete quanto
poco profitti onde che sia ghermirlo.
E tu, vedrai dai mali acquisti piú
360tratti a rovina che a salute gli uomini.
custode
Posso parlare, o partir devo súbito?
creonte
Non sai quanto il tuo dir già m’ha crucciato?
custode
Nelle orecchie ti morde, oppur nell’animo?
creonte
Vuoi precisare di mia doglia il punto?
custode
365Il reo ti morde il cuore: io sol l’orecchio.