1745voto, e l’Olimpo dei Celesti invoca.
Qual poi d’Edipo fu la fine, niuno
non lo potrebbe dir, tranne Tesèo:
ché non l’uccise la rovente folgore
del Nume, e non procella, che dal pelago 1750si scatenasse allor: fu qualche araldo
dei Numi; oppur la sotterranea chiostra
si spalancò per lui senza tormento:
ché, non fra morbi o fra dogliosi gemiti
si spense, anzi quant’altro mai mirabile. 1755E se da folle alcun crede ch’io parli,
di chi folle mi stima io non mi curo. corifeo
E le fanciulle dove sono, e quanti
eran con essi? araldo
Non lontano: un sònito
chiaro di lagni annuncia che s’appressano.