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1745-1759 EDIPO A COLONO 227

1745voto, e l’Olimpo dei Celesti invoca.
Qual poi d’Edipo fu la fine, niuno
non lo potrebbe dir, tranne Tesèo:
ché non l’uccise la rovente folgore
del Nume, e non procella, che dal pelago
1750si scatenasse allor: fu qualche araldo
dei Numi; oppur la sotterranea chiostra
si spalancò per lui senza tormento:
ché, non fra morbi o fra dogliosi gemiti
si spense, anzi quant’altro mai mirabile.
1755E se da folle alcun crede ch’io parli,
di chi folle mi stima io non mi curo.
corifeo
E le fanciulle dove sono, e quanti
eran con essi?
araldo
 Non lontano: un sònito
chiaro di lagni annuncia che s’appressano.