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220 SOFOCLE 1596-1613

teseo
Per eguale indizio alla tua fine credi?
edipo
Gli stessi Numi, araldi che non mentono
di nulla, in ciò ch’è scritto, a me l’annunciano.
teseo
E come dici, o vecchio, che ciò svelano?
edipo
1600I continui tuoni, e i fitti dardi
che dall’invitta mano folgoreggiano.
teseo
Ti credo: vaticini, assai t’ho visto
far, né mendaci. Di’ che far conviene.
edipo
Ti svelerò, figlio d’Egèo, tal bene,
1605che per questa città mai non invecchi.
Súbito il luogo io mostrerò, né guida
vo’ che mi tocchi, ove io debbo morire.
Ma tu, non dire a niuno mai degli uomini
dove si trova, in che contrada è ascoso:
1610ché schermo a te sarà contro i nemici
piú d’assai scudi e di lance alleate.
Ciò che, poi, mentovare anche è sacrilego,
quando li sarai giunto, udrai tu solo: