teseo
Chi mai costui sarà, 1255che biasimare anch io dovrei? edipo
Mio figlio,
quell’odïoso, o re: né v’è mortale
che con piú grave cruccio udir potessi. teseo
E come? Udir non puoi, forse, e non fare
ciò che non vuoi? Che cruccio t’è l’udire? edipo 1260Nimicissima al padre suona, o re,
quella sua voce. A ceder non costringermi. teseo
Ti astringe il gesto suo. Vedi se provvido
non sia per te rispetto avere al Nume. antigone
O padre, il mio consiglio odi, se pure 1265giovine io sono. Fa’ tu che quest’uomo
di ciò ch’ei brama compiacere possa
sé stesso e il Nume, e che il fratello nostro
venga, concedi a noi. Fa’ cuore: a forza
dal tuo volere ei non potrà rimuoverti, 1270se ciò che a te non giova ei ti dirà.