edipo
O miei sostegni! antigone
Miseri d’un misero! edipo
Quanto piú amo, ora ho con me. Morendo,
misero in tutto non sarò, se voi 1185presso mi siete. All’un mio fianco, e all’altro
appoggiatevi, o figlie mie, stringetevi
a chi vi generò, fate che cessi
questo gramo solingo antico errare,
e ciò che avvenne a me narrate, breve 1190quanto potete piú: brevi parole,
poiché giovani siete, a voi si addicono. antigone
Ci ha salvate costui: lui devi udire:
l’opera mia cosí presto è compiuta. edipo a Teseo.
Se con le figlie, contro ogni speranza 1195tornate a me, s’effonde il mio discorso,
non ti meravigliare, ospite, lo so
che da niun altri questa gioia a me
di rivederle è balenata: tu
salvate le hai, nessun altri degli uomini.