ora tu giungi, rifiutar saprei:
a me non piú che a te certo è il dimani. edipo
Tesèo, dal tuo breve discorso appare 615la tua nobile fama: onde sol debbo
poche parole aggiungere. Chi sono,
chi fu mio padre, da qual terra io giungo,
tu lo dicesti. A me sol resta esprimere
la mia richiesta; e tutto sarà detto. teseo 620Fa’ dunque ch’io possa saperlo: esprimila. edipo
Ti reco in dono il mio povero corpo:
l’aspetto suo, bello non è; ma l’utile
che arrecar può, vale ogni forma bella. teseo
Quale mai d’arrecare utile pensi? edipo 625Col tempo lo saprai, non su l’istante. teseo
Quando palese mi sarà quest’utile?