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148 SOFOCLE 432-442

edipo
Vano è, vecchio innalzar, chi cadde giovane.
ismene
Eppur, fra breve, non fra molto, qui
verrà Creonte a questo fine, sappilo.
edipo
435A far che cosa, o mia figliuola? Spiegami.
ismene
Per collocarti presso Tebe, e averti,
senza che il suo confin però tu valichi.
edipo
Che gioverà che alle lor porte io stia?
ismene
Se tristo avello hai tu, male essi avranno.
edipo
440Questo, pur senza auspici, ognun l’intende.
ismene
Per questo, dunque, presso Tebe, ove arbitro
tu di te stesso più non sii, ti vogliono.