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tecmessa
T’obbedirò, diletto Aiace, in tutto.
aiace
Il mio figliuolo, ch’io lo veda, recami.
tecmessa
Io per timore allontanar lo feci.
aiace
In qual tristo momento? E che vuoi dire?
tecmessa
Che, scontrandosi in te, morto non fosse.
aiace
Degna era ben tal gesta del mio Dèmone.
tecmessa
Io tanto male a frastornar vegliai.
aiace
L’opera tua, la previggenza io lodo.
Sofocle - Tragedie, I - 4 |