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26 SOFOCLE 122-137

atena
E allor se questo è il tuo piacer, colpisci:
nulla di ciò che brami non omettere.
aiace
A quest’opera muovo; e ti scongiuro
125d’essermi, come or sei, sempre alleata.
Rientra nella tenda.
atena
Il poter dei Celesti, Ulisse, vedi
quanto sia grande. All’opere opportune,
chi fu mai di costui piú pronto o valido?
ulisse
Io nulla so; ma pur, di questo misero
130provo pietà, sebben mi sia nemico:
ché nel gorgo piombò di tal iattura,
né piú del suo m’è noto il mio destino.
Altro non siam, lo vedo, che fantasime,
tutti quanti viviamo, ed ombre vane.
atena
135Poi che l’intendi, mai non dir parola
contro i Numi arrogante, e non alzare
troppa superbia, se di forze superi