filottete Strofe II. 1180Ahimè, ch’ei mi beffeggia,
certo, del bianco mar seduto al lito,
e con le man’ palleggia
l’arco ch’era il mio sol sostegno, o misero,
l’arco diletto che nessuno stringere 1185potè sinora, ed or mi fu rapito.
Arco, se punto d animo
in te s’accoglie, muoverti a pietà
deve l’amico d’Ercole,
che, d’ora innanzi, più non t’userà. 1190Mutò la sorte; e star con un artefice
di frodi ad un remeggio
dovrai, la turpitudine
delle insidie vedere, e del medesimo
nemico il volto; e su dall’ignominia 1195sorgere innumerabili gli affanni
vedrai, che Ulisse trama ai nostri danni. coro
Bello è per l’uomo, in pro' della giustizia
liberamente dir; ma poi che disse,
d’invida lingua non vibrare il pungolo. 1200Dieder molti il comando al solo Ulisse:
l’impresa che il comune utile frutti,
compieva Ulisse pel voler di tutti. filottete Antistrofe II.
O delle fiere aligere
stirpi, e voi, belve dagli ardenti sguardi,