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LAMENTAZIONE
Strofe I.
filottete
O grembo ardente e gelido
del mio concavo speco,
abbandonarti, misero
me, non potrò: restare sino all’ultima
ora mia dovrò teco.
Ahimè, ahimè!
Spelonca, d’ogni intorno
piena del mio patire, or come vivere
potrò di giorno in giorno?
E donde, donde attingere
d’alcun cibo speranza, ond’io mi nútrichi?
Fra i sibili del vento
a rapirmi, dal ciel scendano i turbini,
ch’io non reggo al tormento.
coro
In cosí trista sorte
pel tuo volere sei piombato, o misero.