filottete
Tu piamente parli, e ben t’è lecito,
figlio mio: solo tu mirar la luce
m’hai concesso del sol, tu, rivedere 705la terra Etèa, tu il vecchio padre, tu
gli amici: tu me rialzasti, oppresso
sotto il pie’ dei nemici. Orsú, fa’ cuore:
t’è concesso toccarle: e poi, rendendole,
vantare ti potrai che solo a te 710concesso fu, per l’opere tue giuste:
ché anch’io le guadagnai con le giuste opere. neottolemo
Veduto averti, amico averti, cruccio
non m’è. Chi render sa bene per bene,
amico è quei, che ogni ricchezza supera.
Entra. filottete 715 E te pure io condurrò: richiede
questa mia malattia che tu m’assista. Filottete e Neottolemo entrano nella caverna.