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dei beni miei da Ulisse, dal tristissimo
fra tutti i tristi. E non dò tanto a lui
la colpa, quanto a quelli che comandano;
ché tutta la città, tutto l’esercito
sono di chi li guida; e chi male opera,
tristo diviene pei costumi tristi
dei suoi maestri. Tutto ora hai saputo.
E chi gli Atrídi aborre, ai Numi sempre
caro esser possa, com’è caro a me.