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88 SOFOCLE 1192-1212

cosí di te, del tuo linguaggio fiero:
da picciol nembo, una procella grande
soffiar potrebbe, e il gran frastuono spengerne.
teucro
E un uomo io vidi pieno di follia,
nelle sventure insolentir gli amici.
Lo vide un uomo a me simile in tutto
di costumi, anzi uguale, e si gli disse:
«Amico, tu non oltraggiare i morti:
ché, se lo fai, ne avrai cordoglio, sappilo».
Ammoniva in tal modo, a faccia a faccia,
lo sciagurato; ed io lo vedo; e sei
tu quello: parlo per enigmi, forse?
menelao
Vo’: ché punir con le parole, quando
puoi con la forza, a risapersi, è turpe.
teucro
Va’ pure: anche per me cosa è turpissima
un pazzo udir che vuote ciance parla.

Menelao parte.
coro
Un contrasto, una grave contesa
scoppierà. Teucro, affréttati, scava
quanto prima t’è dato, una fossa
per quest’uomo, che l’umida tomba
v’abbia, a eterna memoria degli uomini.