Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) VII.djvu/53

50 EURIPIDE



molosso

Ahi, qual rimedio, quale
trovar posso al mio male?

menelao

Perché mi ti prostri dinanzi?
È come volgessi la prece
a un flutto, a uno scoglio marino.
Per dare soccorso ai miei cari
venuto io son qui: niun affetto
per te nutro in cuore: ché io
gran parte perdei della vita
per prendere Troia e tua madre.
Adesso tu godine,
e seco in Averno discendi.
I satelliti di Menelao si apprestano ad uccidere la madre e il figlio.

coro

Già presso a noi veggo Pelèo, che in fretta
l’antico piede a questa parte volge.
Giunge Peleo, su un cocchio, e ancor da lontano comincia a parlare.

peleo

A voi dico, ed a te, che in atto sei
già di colpir, che avvenne mai? Qual morbo
piombò su questa casa? Una condanna