Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) VII.djvu/286


IL CICLOPE 283


coro

Solleverei di cento carri il carico,
pure d’affumicar come un vespaio
l’occhio al maledettissimo Ciclope!

ulisse

Dunque, silenzio. Or sai la trama. Quando
comando, s’obbedisca a chi l’ordí.
Salvarmi solo non voglio io, non voglio
lasciar dentro lo speco i miei compagni.
Fuggir potrei, ché son dall’antro fuori;
ma non giusto è lasciar gli amici miei,
coi quali venni, e pormi in salvo solo.
Entra nella caverna.