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232 | EURIPIDE |
sagiva nulla di buono da questa nuova avventura. E rampognava il tiranno, che ve lo costringeva1:
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Tu mandi all’Orco un vivo, e non un morto: |
Fig. 1 - Euristeo spaventato alla vista di Cerbero.
Ma parrebbe che la maggior parte dell’azione si svolgesse dopo l’inatteso e prodigioso ritorno.
Per cominciare, c’era un vecchio, il quale, sapendo che Ercole era disceso nell’Averno, e credendolo, dunque, bello e spacciato, si meravigliava di trovarselo davanti piú vivo di prima. Ma un burlone — Sileno, probabilmente — gli dava ad intendere che quello non era Ercole, bensí un suo simulacro semovente, fabbricato dal celeberrimo Dèdalo:
- ↑ Cito i frammenti secondo l’edizione del Nauck (2).