Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
152 | EURIPIDE |
elena
Quella che a te diede mio padre Tíndaro.
menelao
Benigni a me fantasmi, Ècate, invia!
elena
Notturna ancella non sono io d’Enòdia.
menelao
Di due donne marito esser non posso.
elena
D’un altra donna sei signor? Di quale?
menelao
D’una dai Frigi addotta. Ora è nell’antro.
elena
Non esiste, me tranne, altra tua sposa.
menelao
Distolto il senno ho forse? O gli occhi falsi?