coro
Antistrofe I
Presso all’onda cerulea
io stavo, e sulla ricciola
erba; e purpurei panni
asciugavo su calami
di canne, esposti agli aurei
raggi del sole; e senza lira un cantico,
un suono udii di lamentosi affanni,
che intonava fra i gemiti
la mia signora, pari ad una Nàiade
che per balze montane
fuggiasca, entro profondi antri di roccia,
grida, e plora le sue nozze con Pane.
elena
Strofe II
Ahimè ahimè!
Prede di remo barbarico,
fanciulle nate ne l’Ellade,
un nauta pervenne, un nauta,
degli Achivi, per me
foriere foriere di lagrime:
ché Troia sotto all’impeto
delle nemiche fiamme soccombé,
per me, di stragi origine,
pel nome mio, per la mia triste sorte;
e Leda in breve laccio,
pel dolor, per l’obbrobrio
mio, cercava la morte;
ed il mio sposo a lungo sopra il pelago