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ANDROMACA 89


peleo

Ahi, per l’aria, lontan disparve quanto
io possedevo, ed ogni altero vanto.

coro

Sol nella sola casa adesso vagoli.

peleo

La patria non ho piú.
Scettro, in malora, va! — Vedimi, or tu,
figliuola di Nerèo, dalla tua scura
grotta, piombar nell’ultima sventura.

coro

Che s’agita mai? Di qual Nume
sento io la presenza? Fanciulle,
guardate, mirate: solcando
dell’ètra il fulgore,
un Dèmone scende sui campi
di Ftia, di cavalli nutrice.

Solcando l’aria, scende dall’alto Tètide.

tetide

Grazie alle nostre antiche nozze, io, Tètide,
abbandonata di Nerèo la casa,
Pelèo, qui giungo. E prima io t’ammonisco