Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) VI.djvu/268


ORESTE 265


2.° — Di sib, nell’iperfrigio diatonico.


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  s2
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  s4
  bes4^\markup { \halign #-0.5 \rotate #90 \small "indice delle gravi" }
  s4
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} \addlyrics {
  " " Φ Υ Π
}


3.° — Di dob, nel lidio cromatico.


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  s4
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} \addlyrics {
  \markup { \hspace #-1.25 "C" \hspace #-2 "⋅" } Ρ Π
}


Dunque, il Π non indica una nota di altezza assoluta: essa è la terza, l’indice (λιχανός) di un tetracordo basato sul sol o sul la.


    della tragedia — che però diverge in qualche punto da quello del papiro. Sopprimo gli accenti per eliminare i contrasti, che certo anche nella antica esecuzione erano eliminati, tra gli accenti mèlici e quelli delle parole.