oreste
Profeta ambiguo, non mendaci furono
dunque i tuoi vaticinii, anzi veridici.
E sí, temei ch’io, presumendo udire
la voce tua, qualche maligno Dèmone
udito avessi. Or tutto andrà pel meglio,
e al tuo comando ubbidirò. La spada,
vedi, allontano da Ermïóne; e sposa
l’accetterò, se a me l’assegna il padre.
menelao
rivolto ad Elena.
O di Giove progenie, Elena. salve:
degna d’invidia sei tu, che dei Numi
la casa avventurata abiti. Oreste,
a te, poiché Febo lo vuole, accordo
la figlia mia. Di nobil sangue tu,
figlia di nobili essa; e a te fortuna
rechin le nozze, e a me che le l’accordo.
apollo
Muova ciascuno adesso ove l’invio;
e le contese cessino.
menelao
Obbedisco.
oreste
Ed anch’io, Menelao, mi chino al nostro
destino, e ai tuoi responsi, o Nume ambiguo.