Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) VI.djvu/241

238 EURIPIDE

perché tradí
di suo fratello il figlio,
che, in Argo andasse a morte».
Ed ella un grido, un alto grido alzò,
ahimè, ahimè,
e il bianco braccio al seno si batté,
e il capo misero
percosse percosse,
e in fuga col pie’
l’orma dell’aureo
sandalo mosse mosse!
Ma spinse Oreste il micenèo calzare
sulla sua traccia:
e nelle chiome le dita le caccia,
le piega il collo su la spalla manca,
e il negro ferro s’appresta ad immergere
entro la gola bianca.

coro

Ed in aiuto i Frigi non accorsero?

frigio

Al grido, per la casa, e porte e stipiti
con leve scassinammo, e ognun, di dove
stava rinchiuso, move,
uno impugnando
per l’elsa un brando,
uno un pietrone, un altro un giavellotto,
e ci facciamo sotto.
Ma ci vien contro Pílade invincibile,
simile, in tutto al frigio Ettore simile,